Anche se Microsoft non vuole bloccare Linux sui PC continuano le critiche infondate

Tutto il web sta parlando del presunto complotto di Microsoft contro Linux ed anche grosse testate, generalmente affidabili, stanno cadendo nella tentazione di fare scalpore annunciando Windows 8 come un temibile Linux-killer. La realtà è ben diversa e speriamo che avrete la pazienza di leggere questo articolo.

PREMESSA

Contestualizziamo la discussione definendo cos’è il tanto controverso Secure Boot. Si tratta di una funzionalità di sicurezza introdotta nei firmware UEFI che permette di bloccare l’esecuzione di rootkit e altri malware che si intrufolano nel settore d’avvio, in quanto il software per essere avviato deve avere una firma digitale.

Windows 8, che supporta UEFI, supporterà di conseguenza Secure Boot, mentre Linux non può farlo perché richiederebbe l’inserimento di codice non-GPL (non open sostanzialmente).

LE CRITICHE

Una ristretta cerchia di individui del mondo open source grida allo scandalo perché ritengono che mettere sul mercato dispositivi con Secure Boot equivale ad uccidere Linux, facendo di Windows 8 un temibile nemico del pinguino.

LA VERITÀ SUI PC

In realtà chi si fa prendere da queste critiche non ha capito che l’unica priorità di Microsoft è garantire sicurezza gli utenti, sopratutto se si considera che la presunta “vulnerabilità” di Windows nei confronti dei virus è sempre stata molto criticata.

Se ci si sofferma a leggere realmente quali sono le specifiche del nuovo Windows 8 rispetto ai PC si scopre questo:

  • Tutte le versioni di Windows 8 sono compatibili con UEFI
  • Tutti i dispositivi devono supportare il Secure Boot
  • OBBLIGATORIO: è necessario implementare la possibilità, per un utente fisico, di attivare / disattivare il Secure Boot dalle impostazioni del firmware
Microsoft sarebbe stupida a fare diversamente perché costringendo al Secure Boot ucciderebbe anche Windows 7, dato che non lo supporta. I PC rimangono quindi liberi e versatili così come li conosciamo, pertanto se ne avete piacere potrete installarci anche un sistema operativo scritto interamente da voi.

LA VERITÀ SU ARM

La situazione è diversa quando si parla di dispositivi ARM, ma va fatta una importante premessa:
tutto il web sta dicendo “Windows 8 vuole uccidere Linux su PC“. Bisogna precisare che i PC sono i dispositivi x86 e x64, quelli di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente, e come avete ben capito la frase è assolutamente falsa.
Ad una analisi più approfondita delle specifiche di Windows 8 si scopre quanto segue:
  • Secure Boot è obbligatorio e non disattivabile solo su dispositivi ARM
Se siete pronti a gridare allo scandalo ecco la risposta: i dispositivi ARM non sono PC!
Stiamo parlando infatti di Slate e altri dispositivi fortemente orientati alla mobilità, dove è pratica comune avere una visione ben diversa del sistema operativo. Nessuno si allarma se sui Windows Phone si può avviare solo WP7, se su iPad gira solo iOS, ecc…
Lo stesso mondo Android, che tanto punta sullo slogan di essere “open”, in realtà è protagonista del fenomeno dei bootloader bloccati, che equivalgono a Secure Boot (e anche peggio).
Bisogna quindi capire che se si acquista un dispositivo Windows 8 ARM si ha un dispositivo mobile, un concorrente di iPad se vogliamo dirla in altri termini, che quindi ha un target ben diverso da quello di un PC. Basti ricordare che su dispositivi ARM gireranno solo applicazioni Metro per comprendere quanto sia profondamente diversa (e giustamente ridotta) questa versione del sistema operativo di Microsoft. Speriamo che adesso la situazione sia più chiara.
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Lorenzo Lanzarone

Administrator
Software Engineer presso Open Data, Gruppo Zucchetti. Administrator di TechEarthBlog e ViewSoftware. Dottore Magistrale in Informatica. Sito web: www.lorenzolanzarone.it