Dopo Megaupload, tanti altri siti di file sharing chiudono

Il caso MegaUpload sta facendo nuove vittime: dopo gli arresti agli amministratori del noto sito di file sharing, e l’accusa di aver “rubato” alle case discografiche, software e cinematografiche oltre 500 milioni di dollari, altri servizi simili bloccano l’upload o chiudono a scopo preventivo.

Tanti siti di filesharing hanno infatti deciso di bloccare la possibilità di condividere con gli altri i file caricati, che rimangono quindi accessibili solo per l’utente che ha effettuato l’upload. Tra i primi a scegliere questa strada, allo scopo di evitare la chiusura da parte dell’FBI, è stato il noto sito Filesonic, seguito a ruota da tanti altri come fileserve e filepost.com.

Piccola nota curiosa: l’FBI ha sequestrato auto di lusso, case e altri beni appartenenti a Kim Schmitz, il creatore e amministratore di MegaUpload. I beni sequestrati ammontano ad una cifra che supera i 175 milioni di dollari. Tra questi un parco auto da far invidia ad un collezionista: ben 16 Mercedes di vari tipi insieme a una Rolls-Royce Phantom, due Cadillac del ’57 e del ’59, una Maserati GranCabrio, una Lamborghini, , 2 Mini e una Harley Davidson e viarie altre moto e moto d’acqua.

FONTE: iPhoneitalia

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Lorenzo Lanzarone

Administrator
Software Engineer presso Open Data, Gruppo Zucchetti. Administrator di TechEarthBlog e ViewSoftware. Dottore Magistrale in Informatica. Sito web: www.lorenzolanzarone.it