La più grande novità introdotta dall’iPhone 4s è certamente Siri: si tratta di una funzione che permette di interagire con iOS usando unlinguaggio naturale. Siri permette di accedere alle funzioni di sistema usando esclusivamente la voce, risponde a domande, esegue comandi, prende appuntamenti e molto altro ancora.
Ma lo sviluppo del cervello di questa intelligenza artificiale non è attribuibile ad Apple, in quanto Siri, fino al 28 aprile 2010 (data dell’acquisizione da parte dell’azienda di Cupertino), era un’applicazione disponibile in App Store: Siri sfrutta, se così si può dire, ben 40 anni di studi e ricerche svolte da SRI International’s Artificial Intelligence Center per DARPA (in altre parole si tratta di ricerche in ambito militare).
Chi invece sta svolgendo da sola un enorme lavoro è Microsoft che continua ad investire e a far crescere TellMe.
Anche TellMe è un assistente vocale come Siri, ma ha ancora molto da imparare. Attualmente disponibile in Windows Phone 7, Xbox e in alcune super-tecnologiche automobili, permette di eseguire soltanto poche semplici operazioni, a differenza di Siri che riconosce anche il linguaggio naturale.
Ma Microsoft non si scoraggia e guarda al futuro: nel video soprastante viene mostrato un concept delle future versioni di TellMe che, proprio come Siri, riusciranno a comprendere il linguaggio naturale.
Una nuova era, di intelligenze artificiali, sta per cominciare: pensate a quanto sarà utilie il riconoscimento vocale per chi non può interagire con i device usando gli arti, oppure pensate a quanti incidenti automobilistici si eviteranno proprio grazie a queste tecnologie che permettono di fare tutto semplicemente parlando. Nonostante tutto ciò Apple è già un passo avanti rispetto alla concorrenza…
Che ne pensate?
FONTE: Windows8Italia
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Software Engineer presso Cybertec - Zucchetti. Administrator di TechEarthBlog e ViewSoftware. Consigliere Comunale di Argelato. Dottore Magistrale in Informatica. Sito web: www.lorenzolanzarone.it